Mattia Giommi | Fano – Passaggi Festival https://2020.passaggifestival.it/ Passaggi Festival. Libri vista mare Tue, 09 Jul 2019 16:38:26 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.5.1 https://2020.passaggifestival.it/wp-content/uploads/2020/03/cropped-nuovo-logo-passaggi-festival_rosso-300x300-1-32x32.jpg Mattia Giommi | Fano – Passaggi Festival https://2020.passaggifestival.it/ 32 32 Il racconto del Cammino di Santiago di Daniela Collu https://2020.passaggifestival.it/daniela-collu-cammino-di-santiago-passaggi/ Thu, 04 Jul 2019 09:33:14 +0000 https://2020.passaggifestival.it/?p=65466 Daniela Collu è un’autrice, conduttrice televisiva e radiofonica, è stata ospite di Passaggi Festival con il suo libro “Volevo solo camminare” in cui descrive la sua esperienza sul Cammino di Santiago.

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Volevo solo Camminare Collu Passaggi

Daniela Collu è un’autrice, conduttrice televisiva e radiofonica, conosciuta su internet anche con come “Stazzitta”, dal nome del suo blog. Quest’anno è stata ospite di Passaggi Festival nella serata del 27 giugno, presso la Chiesa di San Francesco, con il suo libro “Volevo solo camminare” in cui descrive la sua esperienza sul Cammino di Santiago.

La carriera di Daniela Collu

A partire dal 2013 Daniela Collu inizia ad approcciarsi al mondo della TV grazie al programma “Aggratis!” su RAI2. Nel 2014 scrive e conduce il programma “Share” su RADIO2 e partecipa al talk show di X FACTOR , Extrafactor in cui racconta le opinioni del web sulle puntate. Fino al 2015 lavora come autrice per alcuni programmi tra cui “Grande Fratello”. Ritorna a RADIO2 alla conduzione di Bella Davvero e all’edizione estiva di Decanter. Nel 2016 lavora come autrice al programma televisivo Stato Civile-L’amore è uguale per tutti per RAI3 e PANAMAFILM. Ritorna poi a Extrafactor e Strafactor. Nel 2017 conduce The Real su TV8 per poi nuovamente tornare nell’autunno dello stesso anno a Strafactor. Dal 2016 è anche opinionista fissa al programma comico di RAI2 Sbandati.

“Volevo solo camminare”

Volevo solo camminare” racconta la sua personalissima esperienza sul Cammino di Santiago. Un viaggio interiore , a modo suo spirituale, attraverso i paesaggi mozzafiato della Spagna del Nord . Come ha raccontato Daniela Collu, ha compiuto questo viaggio tra giugno e luglio 2018, decidendo solamente ad ottobre dello stesso anno di scrivere un libro a riguardo, grazie alla casa editrice VALLARDI che ne aveva seguito il tragitto mediante i social.

Il Cammino di Santiago

Il Cammino di Santiago di Compostela, descritto nel libro di Daniela Collu, è il lungo percorso che i pellegrini del Medioevo intrapresero, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al Santuario diSantiagodi Compostela.
Le strade francesi e spagnole che compongono l’itinerario sono state dichiarate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Si tratta di un percorso di circa 800 km.
Il Cammino di Santiagodi Compostela è intimamente legato alla presenza della tomba di Giacomo il Maggiore e al suo ritrovamento, che risale al IX secolo. Per questo motivo si pensa che la parola Compostela derivi da Campus Stellae (campo della stella) o da Campos Tellum (terreno di sepoltura).
Oggi è diventato un fenomeno mondiale; è facile infatti trovare sul Cammino persone di ogni nazionalità. Negli ultimi anni si è stimato che oltre 200.000 pellegrini giungano ogni anno a Santiago .
Ci sono credenti e non, cristiani e persone di altre fedi: ciò che accomuna tutti quelli che si mettono in cammino è la voglia di vivere un’esperienza unica nel suo genere; coniuga infatti la bellezza dei paesaggi spagnoli e la possibiltà di vivere un viaggio interiore per raggiungere le profondità del cuore e dell’anima.

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Calici di scienza arriva alla sua conclusione https://2020.passaggifestival.it/pettinari-calici-scienza-camerino-passaggi-festival/ Tue, 02 Jul 2019 16:41:34 +0000 https://2020.passaggifestival.it/?p=65326 Con un percorso riguardo i grandi scienziati della storia, Claudio Pettinari ha concluso gli incontri di Calici di Scienza di Passaggi festival 2019.

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Pettinati-Calici-di-scienza

Domenica 30 giugno 2019, per concludere al meglio per la settima edizione di Passaggi Festival la rassegna “Calici di Scienza”, si è svolto l’evento “L’Europa delle scoperte scientifiche” tenuto dal rettore dell’università di Camerino Claudio Pettinari.

Claudio Pettinari racconta la storia dei più illustri scienziati dal 500 a fine 700

Il rettore ha iniziato il discorso scavando nella storia, più precisamente ritornando ai primi anni del 1500, con Galileo Galilei, padre della scienza moderna. Come ha ricordato Pettinari, Galileo è stato un personaggio illustre e di fondamentale importanza grazie al suo Metodo Sperimentale, ma più in generale, alle sue invenzioni e scoperte in campo scientifico e astronomico; basti pensare all’invenzione del cannocchiale, o alla scoperta delle macchie solari e dei satelliti di Giove e Saturno. la conversazione è poi continuata mediante la presentazione di diversi intellettuali della storia come Amedeo Avogadro (coniatore della parola Molecola), Isaac Newton (legge di gravitazione universale e coniatore delle parole elemento e composto), John Dalton (teoria atomica, scopre il peso atomico e enuncia le leggi di combinazione degli atomi) ed Alessandro Volta ( scopre l’elettricità ed il metano).

Dall’800 all’attualità

La lezione è poi continuata esplorando approfonditamente tempi più odierni arrivando a Dmitrij Mendeleev, che come ha ricordato Claudio Pettinari, è l’inventore del sistema periodico e della tavola periodica in base al peso atomico (attualmente la tavola si basa sul numero atomico).
Fulcro della conversazione è stata una immagine emblematica del 1927 nel quale sono raffigurati 28 scienziati. 17 di questi , come ci ricorda il rettore, prenderanno poi il Nobel per la scienza. Alcuni esempi di intellettuali presenti nella foto sono Albert Einstein e Marie Curie, unica donna in foto. Lo scatto è stato fatto a Bruxelles in occasione del congresso di Solvay.
È stato il turno poi di Lisa Maettner, scienziata detentrice della scoperta della fissione nucleare, e di Charles Darwin, celeberrimo uomo di scienza, ricordato per la teoria evolutiva e per la teoria sulla selezione naturale.
Ultimo, ma non meno importante, è stato Stephen Hawking, cosmologo, fisico e matematico purtroppo scomparso un anno fa. Egli è ricordato soprattutto per gli studi sui buchi neri, cosmologia quantistica e sull’origine dell’universo.

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Alan Wayne Berti, da militare ad allevatore di lumache! https://2020.passaggifestival.it/berti-passaggi-benessere-lumache/ Tue, 02 Jul 2019 16:38:43 +0000 https://2020.passaggifestival.it/?p=65324 Alan Wayne Berti ci racconta come un semplice hobby si sia potuto trasformare in una grande passione e poi professione a tutti gli effetti.

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Berti Passaggi 2019

Domenica 30 giugno 2019, si è svolta, presso la chiesa S.Francesco, la presentazione del libro “Lenti e Felici” (come una lumaca),(Aboca edizioni) dello scrittore ed allevatore di lumache Alan Wayne Berti. La conferenza fa parte della rassegna “Passaggi di benessere” in collaborazione con Aboca. L’autore ha conversato con Massimo Cirri di Caterpillar, Rai Radio2.

Com’è nata la passione per le lumache

Alan ha raccontato che un giorno, tornando dal lavoro, notò sua figlia Viola di tre anni giocare nel giardino di casa. Si avvicinò e si accorse che la bambina aveva in mano tre lumachine. Anche se stremato dalla dura giornata appena trascorsa, decise di fermarsi con lei per giocare tutti insieme. In quel momento, come ha enunciato lui stesso, perse la cognizione del tempo. Il giorno dopo lo trascorse a rimuginare sull’accaduto ed è da qui che nacque l’idea di iniziare un vero e proprio allevamento di lumache. Questo è un chiaro esempio di come un fatto, anche di breve durata possa cambiare la vita di una persona.
Di lì a poco tempo, quel progetto iniziato come un semplice hobby, diventò una vera e propria professione. inizialmente allevatore gastronomico, dopo aver visto come uno chef a cui vendeva i suoi gasteropodi li trattava, decise di cambiare drasticamente campo. Oggi le sue lumache sono utilizzate esclusivamente a scopo benefico e curativo. La bava, o più precisamente siero, di questi animali, aiuta la rigenerazione della cute dovuto al fatto che è composta chimicamente quest’ultima.
Molti, nella sua vita, come ha riferito, gli hanno dato del matto per aver lasciato il posto da militare, per diventare allevatore, ma proprio per il fatto di aver preso parte alle forze dell’ordine, lui è stato deciso e convinto nel compiere questo importante cambiamento.

Alcune curiosità sulle lumache

Tema centrale del dialogo sono state alcune curiosità narrate da Alan sulle sue lumache. Come ha enunciato, il gasteropode è l’unico animale a non aver subito cambiamenti fisici dopo i drammatici fatti di Cernobyl; inoltre le lumache che vivono nella fossa delle Marianne hanno il guscio fatto di ferro! Esse, infatti, negli corso dei secoli, hanno assorbito tre diversi tipi di questo materiale, presenti nel substrato, generando nel loro esoscheletro una nuova lega che le rende inespugnabili.

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Labadessa a Passaggi Festival https://2020.passaggifestival.it/labadessa-bernardo-cavallino-passaggi-festival/ Sun, 30 Jun 2019 15:01:59 +0000 https://2020.passaggifestival.it/?p=65247 Ieri, sabato 29 giugno 2019, si è svolta, presso la zona Pincio, la presentazione del libro “Bernardo Cavallino” (Feltrinellli Comics) di Mattia Labadessa, in arte Labadessa. L’evento fa parte della rassegna “Passaggi fra le nuvole”. L’autore ha conversato attivamente col critico di fumetti Alessio Trabacchini.

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Labadessa Pincio Passaggi

 

Ieri, sabato 29 giugno 2019, si è svolta, presso la zona Pincio, la presentazione del libro “Bernardo Cavallino” (Feltrinellli Comics) di Mattia Labadessa, in arte Labadessa. L’evento fa parte della rassegna “Passaggi fra le nuvole”. L’autore ha conversato attivamente col critico di fumetti Alessio Trabacchini.

Bernardo Cavallino, un libro…diverso!

Labadessa, davanti ad una calorosa folla quasi interamente composta da giovani, ha esordito il discorso rimarcando le diversità che contraddistinguono la sua ultima composizione “Bernardo Cavallino” rispetto alle precedenti. Il giallo, colore predominante nelle sue creazioni passate, scompare, lasciando spazio al bianco ed al nero. Come ha affermato, l’autore ha deciso di attuare questo cambiamento importante per meglio inserire la nuova tematica al centro di “Bernardo Cavallino”, ovvero la morte, che, come ci ha detto Labadessa, è la sua più grande paura. Inoltre il contrasto tra bianco e nero rimanda al binomio luce buio che è un altro aspetto trattato di rilevata importanza nel volume. Però mentre di solito le verità vengono fuori alla luce, in quest’opera Labadessa sceglie di favorire il buio. Per scacciare i demoni (buio),infatti, i personaggi non accendono una candela (luce) bensì la spengono. Altra differenza sostanziale che discosta quest’opera dalle precedenti, è la scelta di cambiare il protagonista. Se prima il personaggio principale era un “uccellaccio non identificato” come lo ha definito Mattia Labadessa, ora è, sempre un uccello, ma di una specie ben precisa: il piccione. Labadessa ha scelto proprio questo genere di volatile per andare contro ad una forma di discriminazione che, secondo quest’ultimo, è presente in Italia e che sfavorisce la figura del piccione, considerato un animale lurido simile al topo di fogna.

I personaggi del volume raccontano ognuno un aspetto della personalità dell’autore

I protagonisti delle vicende narrate nel libro sono quattro: Bernardo Cavallino, Colonna, Nora (cugina di Colonna) e la voce narrante. Il primo è l’eroe indiscusso, colui che compie ardue imprese nel tentativo di combattere le forze del male; rappresenta la parte razionale dell’autore che si pone domande sul futuro che lo attende non riuscendo, però, nella maggior parte dei casi, a dare una risposta sensata ad esse. Colonna invece è il “ribelle” del gruppo; rappresenta la parte menefreghista di Labadessa che non si pone quesiti sul futuro pensando solamente a divertirsi, ma, più in generale, al presente. Nora, invece è la cosiddetta “brava ragazza”; costituisce la parte speranzosa del fumettista che come ha detto Labadessa, non è ancora stato in grado di ritrovare in se stesso. Ultima, ma non meno importante, è la voce narrante; è l’unico elemento che è cosciente del fatto che si sta raccontando una storia, e per questo gioca coi personaggi. Possiamo definirlo l’antagonista della storia, dato che cerca in tutti i modi di ostacolare Bernardo Cavallino nel tentativo di raggiungere la luce, la speranza in una vita migliore. È la parte “scientifica” dell’autore , la parte apatica, la parte disillusa, che segue il suo corso non ponendosi alcun tipo di domande.

Le candele, aspetto fondamentale del fumetto

Le candele sono un simbolo molto importante e ricorrente nella composizione. Per fare un esempio, quando sta male, Bernardo Cavallino accende una candelina. Questa per certi versi dipendenza da parte del protagonista nell’accendere candele, come ci ricorda Labadessa, ha una analogia con le dipendenze odierne, che possono essere sia dipendenze da sostanze ma anche “dipendenze mentali”, come le ha definite l’autore. Un esempio già trattato possono essere le domande che i personaggi si pongono sul loro futuro.

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Alla scoperta della punteggiatura! https://2020.passaggifestival.it/scoperta-punteggiatura-leonardo-luccone/ Sun, 30 Jun 2019 11:48:39 +0000 https://2020.passaggifestival.it/?p=65125 Sabato 29 giugno 2019, si è svolto, presso la Mediateca Montanari, il laboratorio “La Punteggiatura” diretto dall’autore ed editore di libri Leonardo Luccone. L’evento fa parte della rassegna “Saper Fare”. Leonardo Luccone ci racconta la storia dell’arte del ben scrivere L’autore ha esordito prendendo in esame la storia della punteggiatura. Il primo intellettuale citato è […]

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Sabato 29 giugno 2019, si è svolto, presso la Mediateca Montanari, il laboratorio “La Punteggiatura” diretto dall’autore ed editore di libri Leonardo Luccone. L’evento fa parte della rassegna “Saper Fare”.

Leonardo Luccone ci racconta la storia dell’arte del ben scrivere

L’autore ha esordito prendendo in esame la storia della punteggiatura. Il primo intellettuale citato è stato Dante, che nel V canto scrive: “ Stavvi Minòs orribilmente e ringhia”. La problematica è stata che al giorno d’oggi vi sono diverse varianti di questo verso con aggiunta o non presenza delle virgole, che, come ha enunciato Luccone, possono a prima vista destabilizzare. Il motivo per il quale vi è questa diversità nelle varie edizioni del canto è perché al tempo di Dante l’interpunzione era poco utilizzata e poco presa in considerazione.
La narrazione è poi continuata mediante un epigrafe posto alla base della Colonna Traiana, nel quale l’unico segno di proto-punteggiatura era un puntino per separare le parole. In questo caso vi è una non presenza di qualsiasi segno per via del sistema di declinazioni adottato dai Romani che limitava al massimo l’ambiguità.
Si è poi passati al celebre Quintiliano che enunciava, in termini oratori, l’utilità dell’interpunzione per due motivi: QUIES (pause di qualsiasi tipo) e SENSUS (senso della frase).

Da Gutenberg al Futurismo

Successivamente Leonardo Luccone ha illustrato come l’invenzione della stampa di Gutenberg, agli inizi del 500, sia coincisa con un enorme sviluppo e utilizzo della punteggiatura, arrivando all’utilizzo di 12-15 segni. Aldo Manunzio ne è uno dei massimi esponenti adoperando addirittura quattro tipi di punto, ognuno con una sua funzione.
Ci si è in seguito spostati nell’Inghilterra della metà del 700 nel quale gli autori erano soliti aggiungere nelle loro opere delle pagine nere, per dare contrasto e pausa alle vicende narrate. Vi è stata quindi una critica da parte di Luccone sull’editoria odierna e su come non sia pronta al cambiamento, riferendosi alla sopra citata pagina nera che nel 700 era una consuetudine nei libri e che oggi invece non sarebbe neanche presa in considerazione come idea da inserire negli scritti odierni.
L’ultimo periodo storico di cui ci parla l’autore è il Futurismo. In quest’epoca la punteggiatura era assente; lo spazio era l’unica forma utilizzata per separare le parole. Esso era considerato una vera e propria forma di interpunzione che rientrava anche nella paragrafemica dei testi da quanto era ritenuto importante.

Leonardo Luccone critica l’insegnamento attuale

L’editore, dopo aver narrato gran parte della illustre storia della punteggiatura, ha espresso la sua disapprovazione rispetto all’insegnamento della grammatica in tempi odierni. Secondo quest’ultimo l’interpunzione è soggettiva. Mediante numerosi esempi ha espresso il suo disaccordo rispetto a quei professori che segnalano come errori il punto davanti ad una congiunzione, la presenza di più punti e virgola in una sola frase ed altre inesattezze non di minor importanza. Ha fatto l’esempio di Gianni Rodari che utilizza nei suoi componimenti la “E” dopo il punto, di Silvio D’Arzo che invece utilizza il “Ma” dopo il punto, Giuseppe Tomasi che adopera più “Due punti” all’interno di una stessa proposizione e tanti altri.
Il laboratorio si è infine concluso con la personale definizione di Punteggiatura di Leonardo: essa, come ha pronunciato, è “Un linguaggio a sé, parallelo alla lingua che utilizziamo per parlare”.

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José Muñoz e i suoi capolavori fumettistici https://2020.passaggifestival.it/jose-munoz-capolavori-fumettistici/ Sat, 29 Jun 2019 17:08:50 +0000 https://2020.passaggifestival.it/?p=64959 Venerdì 28 giugno 2019, si è svolta, presso la zona Pincio, la presentazione dei libri “Billie Holiday” e “Carlos Gardel” (Edizioni SUR) del celebre fumettista a livello mondiale José Muñoz. La conferenza fa parte della rassegna “Passaggi fra le Nuvole”. L’ autore ha conversato attivamente col critico di fumetti Alessio Trabacchini. Bianco e nero La […]

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Josè Munoz Passaggi Festival

Venerdì 28 giugno 2019, si è svolta, presso la zona Pincio, la presentazione dei libri “Billie Holiday” e “Carlos Gardel” (Edizioni SUR) del celebre fumettista a livello mondiale José Muñoz. La conferenza fa parte della rassegna “Passaggi fra le Nuvole”. L’ autore ha conversato attivamente col critico di fumetti Alessio Trabacchini.

Bianco e nero

La discussione è cominciata attraverso le parole toccanti di José in merito al traffico di schiavi , ma più in generale al razzismo, che fa da sfondo ai volumi. Difatti l’autore ha voluto presentare i due libri insieme per accentuare il contrasto bianco-nero, che è sia la tecnica che quest’ultimo utilizza per realizzare le sue immagini, sia il colore della pelle di due etnie così diverse come quella da cui proviene Billie Holiday, che quella di Carlos Gardel. La prima dei due, proprio come ci ha raccontanto il fumettista, proviene da una famiglia di origine africana deportata a New York da schiavisti americani, mentre il secondo è un cantante bianco residente a Buenos Aires.
Ha successivamente raccontato José come lui ed il suo compagno e collega Carlos Sampayo abbiano avuto un po’ di timore nel raccontare le vicenda di Billie; questo per far emergere la loro vicinanza e l’importanza che l’autore dà a questa tematica così attuale e così drammatica.
Il dialogo ha infine avuto la sua conclusione mediante una riflessione sull’universo dello stesso autore. “ Facciamo parte di un miracolo incredibile!” ha enunciato, riferendosi ai misteri cosmici avvolti nelle stelle ma più in generale su un universo così vasto e cosi sconosciuto.

Ma chi sono Billie Holiday e Carlos Gardel

Billie Holiday, è stata una cantante di genere Blues e Jazz nata a New York nel 1915 e morta nel 1959. La sua vita, come notiamo dalla sua morte precoce, è stata costellata da fatti orribili; nata da genitori africani deportati negli USA, viene fin da piccola malmenata da ragazzi di pari età, portando addirittura la ragazza a non volersi più bene dal tanto disprezzo che avevano avuto nei suoi confronti. Lavorerà poi come prostituta e si rifugerà purtroppo anche lei nell’alcool e nelle droghe (probabilmente motivo della sua morte).
Carlos Gardel, cantante argentino di rinomato successo, vive le sue vicenda nella Buenos Aires dei primi decenni del XX secolo. Nato nel 1887 e morto nel 1935, è un personaggio di spicco della storia della musica e del Tango. José Muñoz, nel suo libro, ne racconta le vicenda tra realtà e immaginazione facendo appassionare migliaia di lettori a questo personaggio così misterioso e intrigante.

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Angela Frenda ci racconta il suo ricettario https://2020.passaggifestival.it/angela-frenda-passaggi-festival/ Sat, 29 Jun 2019 10:54:05 +0000 https://2020.passaggifestival.it/?p=64942 Ieri, venerdì 28 giugno 2019, presso la chiesa S.Francesco, si è svolta la presentazione del libro “La cena perfetta” (Solferino) di Angela Frenda. Questo è stato il secondo incontro della rassegna “libri alla S.Francesco”. L’autrice ha conversato, come di consueto per questa rassegna, con Flavia Fratello e Meri Pop.

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Frenda Passaggi 2019

Ieri, venerdì 28 giugno 2019, presso la chiesa S.Francesco, si è svolta la presentazione del libro “La cena perfetta” (Solferino) di Angela Frenda. Questo è stato il secondo incontro della rassegna “libri alla S.Francesco”. L’autrice ha conversato, come di consueto per questa rassegna, con Flavia Fratello e Meri Pop.

Non un semplice libro di ricette

Il suo ricettario, come ha spiegato accuratamente Angela Frenda, non è un semplice volume nel quale vi sono riportate differenti ricette con i propri passaggi, tipico del modello italiano, bensì è un libro ricco di storie. La scrittrice difatti ha espresso la sua disapprovazione rispetto ai libri di ricette italiani, a suo avviso “freddi”, poiché, come ha dichiarato, in ogni piatto vi è una storia a sé tutta da raccontare e scoprire. Nel volume inoltre, sono presenti anche storie e aneddoti sull’autrice che, annesse alle ricette, danno la possibilità di conoscere più a fondo chi è veramente Angela Frenda.

Angela Frenda contro i consumatori eccessivi e contro i social illusori

Ha poi esordito Meri Pop che , rifacendosi al suo blog “Cuori infranti”, ha paragonato le ricette di cucina alle varie sfaccettature di fidanzati. Dopo una risata generale, il dialogo è continuato con alcune critiche da parte di Angela Frenda alla società odierna. La Frenda ha anzitutto diviso la popolazione mondiale in due categorie: chi si interroga sugli alimenti che assume e chi invece non si pone domande; i primi, sicuramente più documentati, sono la parte più “salutista” del pianeta, che fa attenzione alle pietanze che assume , mentre i secondi, secondo l’autrice, sono i consumatori per eccellenza, coloro che sprecano un enorme quantità di cibo a discapito di molti paesi in cui vi sono delle vere e proprie carestie.
In secondo luogo Angela Frenda ha espresso la usa opinione sui social odierni e di come molto spesso siano dannosi in merito all’ambito culinario. Ha fatto l’esempio dei profili di Instagram dei ristoranti e di come postino spesso foto non veritiere dei loro interni solamente per fare buona pubblicità ai locali in questione; il cliente, che attratto dai post, arriva al locale si ritrova nella maggior parte dei casi insoddisfatto trovando nel ristorante una non curanza non presente via web.

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Vittorio Giardino inaugura il Pincio https://2020.passaggifestival.it/vittorio-giardino-passaggi-festival-pincio/ Fri, 28 Jun 2019 08:17:00 +0000 https://2020.passaggifestival.it/?p=64842 Giovedì 27 giugno 2019 si è svolta la presentazione del libro “ La doppia vita di Max Fridman” (Rizzoli Lizard) di Vittorio Giardino . La conferenza è la prima della rassegna “Passaggi fra le nuvole” e la prima a svolgersi nella nuova location del Pincio. L’autore ha conversato con il celebre critico fumettistico Alessio Trabacchini.

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Passaggi-Pincio-Vittorio-Giardino

Ieri, giovedì 27 giugno 2019, si è svolta , presso la zona Pincio, vicino alla porta Malatestiana , la presentazione del libro “ La doppia vita di Max Fridman” (Rizzoli Lizard) dell’autore di fumetti Vittorio Giardino . La conferenza è la prima della rassegna “Passaggi fra le nuvole” e la prima a svolgersi nella nuova location del Pincio. L’autore ha conversato con il celebre critico fumettistico Alessio Trabacchini.

La storia e i confini

Il libro, come ci spiega accuratamente Vittorio Giardino, racchiude le prime 2 avventure dell’ex agente segreto Max Fridman, “ Rapsodia ungherese” e “ La porta D’Oriente”. Entrambe sono ambientate nel 1938, anno che, come ci ha ricordato lo scrittore, è intriso di fatti storici di rilevata importanza: la presa al comando di Adolf Hitler, l’annessione dei territori cecoslovacchi alla Germania nazista, la Notte dei Cristalli e tanti altri non di minor peso.
Allacciandosi al 1938 Vittorio Giardino affronta il tema generale di questa edizione di Passaggi Festival: l’Europa. Racconta dei passaggi delle frontiere che avvenivano alla fine degli anni ’30. I viaggiatori, per poter oltrepassare i confini dovevano non solo portare il passaporto, bensì avere con sè anche i visti di uscita dal paese e di entrata nel paese ospitante; cosa improponibile per i tanti fuggitivi che, nella maggior parte dei casi, non portavano niente con sé sperando solamente di allontanarsi il più possibile dagli orribili scenari del Secondo Conflitto Mondiale.
Lo scrittore ha concluso dividendo i lettori dei suoi libri in due categorie: chi non conosce i luoghi in cui ambienta le sue vicende e chi invece li conosce. Egli afferma che chi non conosce le città nelle quali Max Fridman vive mille peripezie solitamente si immedesima negli ambienti e nei personaggi, mentre invece chi già li conosce è come se ci ritornasse col pensiero rivivendo i momenti passati in codeste località.

Ma chi è Max Fridman?

Max Fridman è un ex agente segreto francese, ebreo, residente in svizzera. Egli, anche dopo aver lasciato i servizi segreti, è costretto, sia per motivi personali, sia per i suoi valori, a compiere gesti eroici nel tentativo di spodestare i potenti e di salvare in certi casi anche suoi amici in situazioni drammatiche e difficili come quelle pre Seconda Guerra Mondiale. Giardino ha completato cinque cicli di storie su Fridman, tutti raccolti in 3 volumi:

· “Rapsodia Ungherese” che narra le vicende del protagonista a Budapest.
· “La Porta d’oriente” che narra le gesta dell’ex agente segreto a Instabul.
· “No pasaran vol.1-2-3” che narra le imprese dell’eroe, intento a salvare un suo amico dalla cruda Guerra Civile Spagnola.

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Francesco Delzio ci parla delle imprese italiane https://2020.passaggifestival.it/delzio-ribellione-imprese-passaggi/ Thu, 27 Jun 2019 09:05:45 +0000 https://2020.passaggifestival.it/?p=64826 Il 26 giugno 2019, si è svolta nel cortile di Casarredo, la conferenza tenuta dall’autore Francesco Delzio sul suo libro “La ribellione delle imprese” (Rubettino). Lo scrittore ha conversato con Guido Guidesi (sottosegretario di stato Ministero per i rapporti con il Parlamento) e Gerardo Greco (giornalista Rete4).

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Delzio Passaggi imprese

Mercoledì 26 giugno 2019, si è svolta presso “Palazzo de Pili”, nel cortile di Casarredo, la conferenza tenuta dall’autore Francesco Delzio in merito al suo libro “La ribellione delle imprese” (Rubettino). L’evento era l’ultimo della rassegna “Libri in cortile”. Lo scrittore ha conversato attivamente per l’intera durata della presentazione con Guido Guidesi (sottosegretario di stato Ministero per i rapporti con il Parlamento) e Gerardo Greco (giornalista Rete4).

Le sfide che deve fronteggiare l’imprenditoria

Francesco Delzio ha iniziato il discorso enunciando il punto focale del volume ovvero le sfide politiche, economiche e sociali che attualmente sta affrontando la piccola imprenditoria italiana. In Italia attualmente ci sono 4 milioni di imprenditori. Delzio, attraverso approfondite analisi socio-economiche ha enunciato che il vero problema in tutto ciò sono le riforme sfavorevoli che il Governo italiano sta attuando impedendo lo sviluppo delle piccole imprese.
L’autore ha poi continuato spiegando la motivazione che lo ha spinto a scrivere il libro ritornando a sette mesi fa quando, mentre era intento a leggere un libro della scrittrice Ayn Rand sull’imprenditoria americana degli anni’60, si accorse che vi erano delle somiglianze con la società attuale italiana e d’impeto decise di scriverci un volume a riguardo.

Le soluzioni proposte da Guidesi

Successivamente ha preso la parola Guido Guidesi proprio a proposito della società odierna enunciando come il debito pubblico sia il vero problema da risolvere. In base a Guidesi i rimedi che riuscirebbero a ridurre il debito sono l’aumento del 3% del Prodotto Interno Lordo, il taglio di alcune spese e l’abbassamento graduale delle tasse. Queste 3 soluzioni secondo il sottosegretario diminuirebbero i lavoratori in nero che in questo periodo sono in aumento riportandoli verso orizzonti più legali e quindi di conseguenza riducendo il debito dello Stato.

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