passaggi.direzione@gmail.com

Elena Mora, Giornalista e scrittrice
Caro Giovanni, altro che giovane: Passaggi è un successo planetario! Raramente si vedono 1200 persone in piazza per un autore che non sia una rockstar! Personalmente ringrazio per lo spazi dedicato al mio libro “Menopausa più vita” nella splendida cornice della chiesa (…) Complimenti a voi, alla paziente Ludovica e a tutti i volontari che si sono dedicati a questa bellissima iniziativa. A presto! (4 luglio 2018)

Francesco Giacobbi, Vice Presidente Fondazione Credito Valtellinese
…mi voglio complimentare per la qualità del Festival Passaggi che di anno in anno performa in maniera eccellente, quest’anno in modo particolare vuoi per gli autori vuoi per il livello dei personaggi intervenuti: complimenti sia al Presidente sia al Direttore (4 luglio 2018)

Meri Tiz Pop, Giornalista e blogger SuperCaliFragili
Caro Giovanni,
nonostante la qualifica di titolare di blog sentimentale premetto che le uniche nozze d’argento che sia riuscita a festeggiare finora sono state quelle con l’Ordine dei giornalisti. E in tanti anni ne ho seguiti di Festival. Ma stavolta devo usare per Passaggi l’aggettivo che fin qui non avevo ancora sdoganato: stupefacente (con buona pace dei proibizionisti).
Onestamente no, non me l’aspettavo un livello così alto di qualità, partecipazione, organizzazione, cura.
Non conoscevo Passaggi e non conoscevo Fano: sono stata stupita su tutti i fronti. Ho capito che avevate fatto centro quando la mattina in spiaggia ho sentito persone che da un lettino all’altro si chiedevano “Ma tu stasera che vai a sentire? E ieri che hai visto?”.
Un successo strepitoso ottenuto senza neanche aver mai detto forte Supercalifragilistichespiralidoso, come raccomanda da tempo la Poppins. Dal mio punto di vista una menzione speciale va poi al modo in cui avete sviluppato il tema di questa edizione e cioè mettendo al centro Il Paese delle Donne senza mai dare la sensazione che potesse trattarsi di un contentino o del rispetto di qualche “quota”. Ti prego di ringraziare, davvero, tutti i tuoi collaboratori, iniziando dalla sempresialodata Ludovica: si sono distinti ovunque per cortesia, competenza e passione. Vabbè mobbasta. E ora di corsa a preparare la prossima edizione per la quale invio sin d’ora energie stichespiralidose. (3 luglio 2018)

Alessia Soverini, Relazioni esterne Società editrice il Mulino*
Buongiorno Giovanni e grazie anche di questa, oltre che di tutto quanto avete fatto per il nostro autore. (…) Ti invio ancora i miei complimenti per il successo raggiunto con il Passaggi Festival. (3 luglio 2018)
*Editore presente con l’autore Massimo Cacciari

Antonella Sarandrea, Ufficio stampa Newton Compton Editori*
Caro Giovanni, vorrei ringraziarvi sinceramente a nome della casa editrice e dell’autore per l’invito che ci avete rivolto e vorrei complimentarmi con voi per la grande professionalità e per lo straordinario esito della serata. Siamo stati davvero felici di poter essere tra gli ospiti di un festival così bello e così partecipato. Complimenti a tutti. (2 luglio 2018)
*Editore presente con l’autore Alan Friedman

Franco Pugnaloni, Ufficio Stampa Garzanti
Caro Giovanni, cara Ludovica, ho parlato ora con Mario Capanna, entusiasta della serata di ieri e del vostro festival. Grazie per tutto il vostro lavoro, considerata anche la fatica della gestazione… Un caro saluto. (2 luglio 2018)

Ivana Monti Barbato, attrice teatrale
Gentile Giovanni Belfiori, a lei e al Premio Barbato ol mio grato pensiero. Con l’augurio che il prossimo Premiato sia ‘una Premiata’ tra le nostre valide giornaliste, invio il mio saluto commosso alle Autorità, all’amico Piero Angela, all’Organizzazione tutta e al sensibile e memore Pubblico. (30 giugno 2018)

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Sono gratuiti, ma la prenotazione è obbligatoria, poiché sono a numero chiuso.

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Sono gratuiti, con attestato di partecipazione. La prenotazione è obbligatoria, poiché sono a numero chiuso.

Il laboratorio sulla SEO di giovedì 28 e quello sulla “Rivoluzione dei giornali” di venerdì 29 valgono come crediti formativi dell’Ordine dei Giornalisti

SBAGLIATE di Daria Menozzi e Elisabetta Pandimiglio (Italia, 2014, 67′)
Davanti a una tavola, sul divano, al salone di bellezza, Cristina Ivana Carla Valeria e altre raccontano. La comune scelta di non essere madri che, secondo il pensiero comune, le rende sbagliate. Si scambiano segreti mai rivelati, nasce una riflessione collettiva di consapevolezza. Durante tre anni di riprese, piccole e grandi novità, sconvolgimenti. Autoprodotto con sensibilità non retorica e con intelligenza.

Giovedì 28 giugno 2018 / Ore 21.30 – 23.00,
Mediateca Montanari Memo – Sala Ipogea
L’autrice e regista Daria Menozzi conversa con Fiorangelo Pucci (Presidente Fano International Film Festival) e Carolina Iacucci (Critico cinematografico)

Venerdì 29 giugno 2018 / Ore 21.30 – 23.00,
Mediateca Montanari Memo – Sala Ipogea

Il Paese delle Donne. Proiezione di cortometraggi dal Fano International Film Festival:

Moby Dick di Nicola Sorcinelli (Italia, 13′)

Battalion to my beat di Eimi Imanishi (USA, 14′)

La finestra di Silvia Perra (Italia, 30′)

Tradition di Lanka Bandaranayake (Sri Lanka, 11′)

Piove di Ciro D’Emilio” (Italia, 8′)

Sevmekten di M. Abdùlgafur Sahin (Turchia, 15′)

Veronica Marchi (Verona, 1982) è cantautrice, polistrumentista, vocalcoach e produttrice. Mescola gli studi classici alla grande palestra che è il palcoscenico, mentre grandi nomi della musica internazionale e italiana ne accompagnano la crescita artistica.
Capace di saltare dal pop all’indie folk, i suoi live si contraddistinguono per eleganza, delicatezza e autenticità artistica. Una sensibilità che la porta ad aprire i concerti di molti grandi della musica italiana, tra cui Niccolò Fabi, Cristina Donà, Eugenio Finardi, Nina Zilli, Antonella Ruggiero e Davide Van de Sfroos.

Mujura è nato a Roccella Jonica nel 1979. Fa parte della band di Eugenio Bennato dal 2004, con il quale ha suonato nei maggiori festival italiani e del mondo. Nel 2016 è vincitore della settima edizione di Musica Contro Le Mafie.
Come tutti gli altri dei è il suo ultimo lavoro discografico.
Dice di Lui Bennato:
Si può essere artisti moderni con una voce contadina e una chitarra battente e, allo stesso
modo, si può essere artisti ‘popolari’ con una classica rock band.
Tessere le lodi di Stefano sarebbe sospetto, anche perché suoniamo insieme da anni.
Posso solo dire che un disco come Mujura o qualcosa di simile, non lo avevo mai ascoltato
prima.