In occasione del settantacinquesimo anniversario della Liberazione, La Feltrinelli pubblica Noi Partigiani un libro che celebra le gesta di chi ha lottato per ottenerla. La stessa casa editrice, nel suo comunicato stampa di presentazione, lo definisce “un romanzo collettivo” e “un racconto in prima persona della resistenza”.
Una scelta che ben si addice al racconto di un fenomeno che è profondamente corale, ed è proprio questa coralità che è alla base della nostra democrazia, nata dalla concertazione di forze differenti.
Gli autori, Gad Lerner e Laura Gnocchi, hanno raccolto le testimonianze di oltre quattrocento partigiani grazie alla mediazione dell’Anpi e del suo Presidente Carla Nespolo autrice, inoltre, della Prefazione. Un lavoro fondamentale che si pone, pertanto, come serbatoio di fonti orali che altrimenti sarebbero destinate ad essere smarrite.
Il risultato che ne esce è un insieme di cronache in qualche modo profondamente diverse le une dalle altre: si passa infatti da toni drammatici a sentimenti di profonda speranza che caratterizzano la nascita di amori indissolubili. Un mix di malinconia e felicità che si sofferma su tutti quei valori che hanno spinto uomini e donne della Liberazione a battersi per difendere i diritti civili fondamentali ed i valori antifascisti di cui possiamo godere oggi e che siamo tenuti a difendere.
Un’opera che parla del passato ma che si proietta in una contemporaneità in cui le conquiste di chi ha lottato per ottenere la libertà sono messe a repentaglio dall’ondata sovranista che rischia di travolgere il mondo.
La frequenza con cui si sono succeduti negli ultimi anni episodi di razzismo,di cui lo stesso Gad Lerner è stato vittima, e violazione di diritti civili basilari, non solo nel nostro paese, non fanno altro che confermare la necessità della pubblicazione di questa memoria collettiva che ha lo scopo di aiutarci a non dimenticare la natura antifascista e democratica della nostra società.
Noi partigiani anche in tv
Se da un lato il fascino della carta può stimolare l’immaginazione di chi si ritrova a leggere le imprese dei partigiani, dall’altro anche le immagini possono avere un impatto non trascurabile. Vedere le immagini di quei combattenti ci aiuta a farceli sentire più vicini, superando un’idea mitizzata che non ci darebbe la percezione degli enormi sacrifici e delle scelte dolorose e difficili che ragazzi comuni, spesso giovanissimi, hanno deciso di sobbarcarsi per il bene comune e per un profondissimo senso della collettività.
Ed è proprio per questo motivo che è stato creato anche un format televisivo. A partire dal 27 aprile, su Rai3, andrà in onda una trasmissione che si basa sui racconti e le testimonianze di chi la lotta l’ha vissuta in prima persona. Un evento che vedrà anche il ritorno sul piccolo schermo di Gad Lerner.
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