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“La scuola di scrittura Belleville è chiusa, ma non è mai stata così aperta”. Lo slogan con il quale la scuola milanese ha introdotto i suoi corsi on-line potrebbe valere anche per le sue maggiori concorrenti. In questo periodo, infatti, le più importanti scuole di scrittura italiane si sono dovute attrezzare con lezioni, incontri e materiali sul web. Così facendo hanno permesso a molte più persone di varcare le soglie delle loro porte, solitamente meno accessibili.
Si tratta di un’apertura geografica, in quanto, tolto lo scoglio della distanza, è ora possibile prendere parte alle lezioni da ogni luogo d’Italia e del mondo. Ma è anche un’apertura volumetrica poiché, venendo a mancare la limitazione delle quattro mura di un’aula, la capienza diventa potenzialmente infinita. Ma soprattutto è un’apertura economica, in quanto le scuole di scrittura si son prodigate per rendere gratuiti molti preziosi contenuti.
La scuola di scrittura Belleville
La Belleville è forse la scuola che più di tutte cerca di coinvolgere il pubblico anche a distanza. Oltre ai corsi di base di scrittura, che proseguono in diretta streaming, è anche possibile prenotare colloqui privati con gli editori, che leggeranno, correggeranno, commenteranno i testi a loro proposti.
“Belleville online” offre poi moltissimi contenuti multimediali, come video-lezioni acquistabili singolarmente. Un esempio è quella di Walter Siti sulla scrittura impegnata, oppure quelle più tecniche sulla punteggiatura e l’incipit.
Alcuni corsi invece sono nati propriamente in occasione del lockdown. Dal 20 maggio, per esempio, lo scrittore americano Ellie Gottlieb terrà un “Laboratorio sul racconto” in dieci lezioni live. Gottlieb vuole celebrare la libertà intrinseca dei racconti, i quali escono “a ritmo di danza dallo scenario storico-materialista, aprendo la lente sui punti salienti del comportamento umano e agendo come stelle cadenti di fronte alla pesante gravità planetaria del romanzo”. E, in questo momento, gli uomini sono tutti un po’ racconti: apparentemente costretti in un piccolo spazio, stanno in realtà ritrovando una libertà dimenticata, una dimensione individuale meno legata alle regole che la società e il tempo esterno imponevano.
I contenuti gratuiti di Belleville
Belleville ha pensato anche a chi non ha la possibilità economica di prendere parte alle suddette iniziative. Ad esempio le bellissime “Lezioni sullo scrivere” di Giuseppe Pontiggia, prima incluse solo nel CD allegato al libro Dentro la sera. Conversazioni sullo scrivere, sono oggi fruibili gratuitamente su “Belleville Online” fino al 31 maggio.
La scuola milanese organizza poi dirette gratuite con molti esponenti del panorama culturale italiano. Il 1 maggio, per esempio, la scrittrice e matematica Chiara Valerio ha tenuto un incontro intitolato Lavorare stanca, scrivere anche. I posti sono solitamente limitati, anche se la capienza è molto alta: si parla di 300-400 sedie virtuali per ogni incontro.
Belleville è adesso molto attiva anche su Facebook, che è ormai un bacino di materiale culturale che poco ha da invidiare ai luoghi più tradizionalmente ritenuti custodi del sapere, come librerie, circoli e, per l’appunto, scuole di scrittura. Scorrendo la pagina si trovano numerose presentazioni di libri, come quella di Carlo Lucarelli sulla sua ultima fatica L’inverno più nero. Un appuntamento fisso sulla piattaforma sono poi le frizzanti discussioni letterarie con i giovani del gruppo di lettura “Bestiario Letterario” della libreria Colibrì.
La Scuola Holden
Anche la Scuola Holden di Torino non ha abbandonato i suoi allievi e coloro che vorrebbero diventarlo, trasferendo online decine di corsi sui più svariati argomenti. D’altra parte, la dichiarazione fresca e intrisa di ironia che appare nella home del sito lo prometteva: “Se per un po’ non potremo incontrarci di persona, pazienza: verremo noi a casa tua e faremo lezione in streaming”.
Tra le offerte gratuite della Scuola Holden, invece, vi è Holden Classics, un progetto che prima vedeva gli scrittori bazzicare per le scuole italiane leggendo i grandi classici della letteratura. Adesso queste lezioni sono gratuite e fruibili per intero sul sito o sul canale YouTube.
Perché sì, Scuola Holden si è organizzata anche su una delle piattaforme più all’avanguardia del web. Sul loro canale YouTube, già prodigo di contenuti e al momento frequentemente aggiornato, si trovano molte lezioni e riflessioni, ma anche semplici letture ad alta voce.
Quello che non ti aspetti da una scuola di scrittura
Fiesta immobile, un’idea che il preside della Scuola Holden Alessandro Baricco ha avuto all’inizio della quarantena, è un altro sintomo della prontezza con la quale la scuola torinese sta affrontando questo difficile momento storico. Si tratta di un programma radiofonico (e podcast) durante il quale si alternano voci di scrittori e musica di vario genere. Fiesta Immobile va in onda tutte le sere, “fino alla fine di questa storia”.
Per il futuro, invece, Scuola Holden lascia tutti sulle spine. Almeno fino al 5 maggio, quando verrà annunciata una trasformazione, a loro dire radicale, della modalità Holden di fare scuola. “Non rinunciamo alla parte emozionante, umana e piena di intensità che, in passato, abbiamo messo al cuore della nostra didattica. Tuttavia, dovremo essere tutti disposti a rischiare e a trovare soluzioni sorprendenti per continuare a insegnare e a imparare insieme”. Questo si legge in un post di Facebook, pagina anch’essa traboccante di consigli di lettura, film, serie TV e album musicali.
Le scuole di scrittura romane Omero e Molly Bloom
La prima scuola di scrittura italiana, la Omero di Roma, propone iniziative simili, anche se in quantità minore. I suoi corsi continuano online in forma di web-conference. Le uniche limitazioni sono i posti (circa 15) e il prezzo che, come per tutte le scuole, risulta spesso proibitivo.
Anche Omero offre però iniziative gratuite per prendere a braccetto i suoi affezionati durante questi mesi. Sulla rivista della scuola vengono infatti pubblicati settimanalmente i racconti degli allievi su un tema prefissato. Interessante è vedere come penne diverse affrontano lo stesso argomento trovandosi in una situazione fisica e mentale, quella della quarantena, sostanzialmente simile.
Anche la pagina Facebook di Omero è prodiga di spunti culturali: citazioni, video musicali e piccole “lezioni di scrittura”, ovvero consigli e riflessioni sullo scrivere da parte di importanti autori.
“It was the best of times, It was the worst of times”
Per finire, ecco il viaggio online alla Molly Bloom, anch’essa con sede nella capitale. La scuola romana ha creato POLDO, la piattaforma con i corsi online di narrativa, poesia, saggistica, cinema, teatro ed editing.
Per quanto riguarda i contenuti gratuiti, vi sono gli articoli del blog, ma anche dei video inediti sulla pagina Facebook. Si può trovare, per esempio, la Lectio Magistralis che Edoardo Albinati ha tenuto per la scuola. Meritevole di un click è anche il video in cui il preside della scuola Leonardo Colombati si dimostra vicino ai suoi uditori durante questi tempi difficili. Colombati inizia citando Racconto di due città di Charles Dickens: “It was the best of times, It was the worst of times”, e lo commenta così: “Sono i nostri giorni peggiori. Perché diventino anche i nostri giorni migliori dipende dalla capacità che avremo di spazzare via le idee vecchie per trovarne di nuove”.
Le scuole di scrittura riempiono e arricchiscono
Durante l’incontro di Chiara Valerio per Belleville, la scrittrice dice che guardando una serie TV sente colmare un vuoto, in modo un po’ passivo (ma non necessariamente negativo), come se lei fosse una bottiglia. Quando si tratta di leggere un libro, invece, si sente una spugna, che assorbe le informazioni e, così facendo, arricchisce la sua esistenza.
Una scuola di scrittura può fare entrambe le cose: riempire il vuoto del “non saper scrivere” e, più in generale, del tempo libero. Ma entrare in una scuola di scrittura non significa soltanto approcciarsi al mero apprendimento di tecniche scrittorie. Significa entrare in un mondo più ampio, ricco di incontri, cultura e culture, storia, musica, arte. Un patrimonio di informazioni che tocca ogni nervo e che può essere quindi assorbito internamente, gonfiando e arricchendo la spugna dell’esistenza. E adesso, grazie a queste scuole virtuali, molte più persone possono rendersene conto.