Non solo approfondimenti sulla scena politica ed economica italiana a Passaggi, festival della saggistica pronto a tornare il prossimo 17 giugno, ma anche l’occasione d’incontrare la grande letteratura: Katia Migliori, unica fanese all’interno del comitato scientifico della kermesse, fondatrice della cattedra di Retorica ad Urbino, in conversazione con la psicoterapeuta dell’Istituto Riza di medicina psicosomatica Elisabetta Gesmundo, nella serata di giovedì 18 giugno, tributerà un omaggio a Roland Barthes, nell’anno del centesimo anniversario dalla nascita. Figura tra le più brillanti ed eclettiche dello scorso secolo, Barthes fu un intellettuale atipico e metamorfico, nel guado tra sapienza narrativa e slancio speculativo, creazione letteraria e riflessione filosofica sulla lingua, le società e le arti. All’interno dell’evento a lui dedicato, sarà presentato il volume sul “Discorso amoroso” che raccoglie alcuni interventi dello studioso tenuti negli anni Settanta e i suoi «frammenti» rimasti inediti. E sarà sempre Katia Migliori la protagonista della serata di sabato 20, tutta dedicata a Giacomo Leopardi. Si comincerà alle 21.30, quando Laura Barile, docente di letteratura all’Università di Siena, e Antonio Prete, uno dei più massimi esperti internazionali del poeta recanatese, autore, tra l’altro, del “Trattato della lontananza”, presenteranno, insieme alla Migliori, Il mondo non è bello se non veduto da lontano, l’epistolario, edito da Nottetempo, tra Giacomo Leopardi e la sorella Paolina. Testimonianza di un legame tenero e profondissimo, il carteggio getta nuova luce sulla figura della sorella minore del poeta e filosofo recanatese, giovane anima desiderante, affamata di vita e libertà, capace di resistere con la sua intelligenza vivida alla chiusura di una realtà provinciale e repressiva. A seguire, dalle 22.30 alla mezzanotte, Lucia Ferrati leggerà alcuni brani significativi di Leopardi, accompagnata dall’arpista Monica Micheli e dal commento di Katia Migliori.
Nella foto in evidenza, lo scrittore, filosofo e linguista francese Roland Barthes.