Emmanuele Macaluso e Ugo Intini discutono sabato 25 giugno sul delicato momento che sta vivendo la politica in Italia

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Emmanuele Macaluso

Due politici di lungo corso, noti esponenti della Prima Repubblica, nonché ex direttori di giornale, affrontano da diversi punti di vista il tema della crisi della politica. Il libro di Emanuele Macaluso, storico membro della Segreteria del Partito Comunista Italiano e ex direttore de l’Unità, di recente pubblicazione per i tipi dell’Editore Castelvecchi, è in realtà la raccolta dei post sulla pagina Facebook EM.MA. in corsivo, alla quale il vecchio leader affida da tempo le sue riflessioni, con l’intento di «sollecitare un dibattito serio su temi che possono ridare senso alla sinistra». Già iI titolo del libro: La politica che non c’è è esplicativo del filo rosso che lega i pensieri di un intero anno, ossia «l’imbarbarimento di ceti e persone che non hanno più una visione dei problemi della nazione, dell’interesse generale, dei drammi che attraversa l’umanità». Secondo Macaluso, l’indebolimento dei partiti tradizionali travolti da Tangentopoli e poi dalla Grande Crisi li ha portati a rinunciare a formare e a scegliere con cura i propri rappresentanti e a delegarne sempre più la nomina a potentati, lobbies, interessi locali; ad abbandonare il confronto, la partecipazione, la stessa presenza nelle città, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, puntando tutto sul leader che parla direttamente ai potenziali elettori, con il risultato che a vincere siano il populismo e l’affarismo. I “nani e le ballerine”, come Rino Formica aveva chiamato con una fortunata definizione l’insieme di personaggi pubblici di varia provenienza che facevano da contorno a politici della Prima Repubblica, sono passati dai salotti e dalle kermesse di partito direttamente al Parlamento, con il risultato che quella a cui stiamo assistendo non è più la politica, ma la «miseria della politica». Nostalgia? Rimpianto per un mondo che non c’è più? Oppure la lucida analisi di un uomo che cerca di interrogarsi e di suscitare un dibattito sul “sonno della politica” che lascia deperire la democrazia?

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Ugo Intini

La crisi della politica e dei partiti tradizionali viene affrontata da un’angolatura diversa, ma in qualche modo complementare, nel libro di Ugo Intini, esponente importante del Partito Socialista Italiano e ex direttore dell’Avanti, in uscita presso le Edizioni Ponte Sisto, con il titolo Lotta di classi tra giovani e vecchi? La tesi sostenuta da Intini è che si sia passati dalla lotta di classe alla lotta tra “classi di età”, di cui fanno parte le polemiche sulla rottamazione, sulle pensioni, sul lavoro conteso tra le differenti generazioni. Secondo questa tesi “il record di vecchiaia” di cui l’Italia gode nel mondo diventerebbe addirittura «una chiave di lettura che spiega molto di quanto accade in Italia». Ciò da un lato perché «certo la vecchiaia non è mai stata un motore per l’innovazione, i consumi e lo sviluppo dell’economia», dall’altro perché porta a «sciupare la nostra risorsa più scarsa e potenzialmente più preziosa», i giovani. I giovani italiani “godono” d’altra parte di altri due record, questa volta negativi, quello della maggior disoccupazione d’Europa e quello della più bassa percentuale di istruzione superiore. Tutto questo fa sì che lo scontro fra generazioni sia sempre più forte e segni una decisa contrapposizione rispetto al passato, quando invece il patto tra generazioni era un elemento fondamentale della vita sociale e politica in senso lato.

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Gli ospiti

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Emanuele Macaluso è nato a Caltanissetta nel 1924, aderì clandestinamente al Partito Comunista d’Italia nel 1941, di cui divenne poi un esponente importante, come membro della corrente migliorista. Dal 1951 al 1963 fu deputato per il PCI all’Assemblea Regionale Siciliana. Nel 1956 entrò nel Comitato Centrale, nel 1960 nella direzione del Partito e nel 1963 nella Segreteria politica. Fu deputato nazionale dal 1963 al 1976, quindi senatore fino al 1992. Fu anche dirigente sindacale, prima a Caltanissetta, quindi come segretario della CGIL regionale siciliana dal 1947 al 1956 . Giornalista professionista, dal 1982 al 1986 fu direttore de l’Unità. Nel 1996 fondò la rivista Le nuove ragioni del socialismo, di cui fu direttore fino al 2010. È stato editorialista de La Stampa e de Il Mattino di Napoli e direttore del quotidiano Il Riformista. È autore di numerosi saggi che ha pubblicato con diverse Case Editrici.

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Ugo Intini è nato a Milano nel 1941, è stato fedelissimo collaboratore e portavoce di Bettino Craxi, membro della Segreteria del Partito Socialista Italiano e deputato per tre legislature. Nel 2001 è diventato deputato per Il Girasole; è stato poi membro della Segreteria de La rosa nel Pugno e oggi aderisce al rinato Partito Socialista. Ha anche ricoperto importanti incarichi governativi con D’Amato e con Prodi. Come giornalista, è stato direttore dell’Avanti, de Il Lavoro di Genova e della rivista Critica Sociale. Ha pubblicato saggi con diverse Case Editrici.

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L’evento

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Sabato 25 giugno, orario 19:00 – 20:00, Piazza XX Settembre.

Ugo Intini, Lotta di classi tra giovani e vecchi? (Ponte Sisto) / Emanuele Macaluso, Il sonno della politica (genera mostri) (Castelvecchi). Gli autori conversano con Gaia Tortora (Giornalista, La 7).


Articolo di Luisella Cotti

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