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La libertà di essere una donna è celebrata in questa sesta edizione di Passaggi Festival, del quale tema è proprio “Il Paese delle Donne”. Durante le cinque giornate del Festival alcuni racconti sulle figure femminili prendono vita e si trasformano in storie di libertà ed emancipazione di donne forti.
È il caso del libro presentato da Katja Centomo, scrittrice, fumettista e direttrice dello studio editoriale Red Whale.
Il libro in questione è “Franca Viola. La ragazza che disse no”, un saggio per ragazzi, che fa parte della collana “Semplicemente eroi” (Enaudi ragazzi).
Franca Viola è la prima donna tra gli eroi della collana ed anche questo ci fa percepire l’importanza della sua vicenda: e’ anche grazie a lei se le donne non sono più obbligate a restare in silenzio, se sono libere di decidere e di dire no.
Una storia difficile da raccontare
Katja Centomo è riuscita a raccontare la sua storia adattandola ad un pubblico molto giovane nonostante l’argomento molto crudo.
Si tratta di un atto di violenza sessuale subìto da Franca Viola a soli diciassette anni. Un fatto difficile da raccontare ad un giovane pubblico: è anche per questo che l’idea dell’autrice si è rivelata geniale.
Ha affidato, infatti, la narrazione a tre personaggi inventati, a tre ragazze anch’esse di diciassette anni; ciò le ha permesso di usare parole più semplici.
Katja Centomo ha confessato di aver riscontrato molte altre difficoltà: l’autrice ha sempre lavorato nell’ambito del disegno, della sceneggiatura ed, in generale, dello studio editoriale. Da pochi anni, tuttavia, la sua estrosità l’ha portata a diventare una vera e propria scrittrice. “Franca Viola. La ragazza che disse no” è, però, il suo primo lavoro basato su una storia reale, su una biografia.
Una biografia, inoltre, difficile che ha cambiato la storia civile dell’Italia.
La libertà delle donne negata dalla legge
Nella Costituzione italiana vigeva,negli anni Sessanta, un articolo che permetteva ad un uomo di compiere azioni terribili ed essere perdonato una volta sposatosi con la vittima stessa. Dopo essere stata rapita, violentata e, successivamente, chiesta in moglie da Filippo Melodia, il suo carnefice, Franca Viola ha saputo dire “no” a quella legge maschilista nel 1965.
Nonostante la discriminazione da parte dei compaesani e l’emarginazione sociale della piccola città siciliana di Alcamo, anche la famiglia, in particolare il padre, contro le aspettative del tempo, l’ ha appoggiata in questa decisione.
Nel libro di Katja Centomo le passioni delle tre ragazzine protagoniste si intrecciano e si confrontano con quelle di Franca Viola e di tutte le ragazze degli anni Sessanta. Erano sogni diversi, ma pur sempre caratterizzati dalla voglia di libertà.
I desideri di Franca vengono, tuttavia, infranti improvvisamente dal rapimento da parte di Filippo Melodia e dagli sguardi maliziosi dei compaesani: a quel tempo subire violenza era considerato un disonore per la vittima, e non per chi la violenza la usava.
Franca Viola, garante per tutte le donne
Così nella vita di Franca Viola si aprì una drammatica ferita ma quella stessa vita servì a salvare quella di tutte le altre donne che ottennero l’annullamento di un articolo tanto ingiusto.
Katja Centomo è riuscita a raccontare la storia di una ragazza comune che si è trasformata in eroina per garantire la libertà di tutte le donne di oggi.
“Franca Viola. La ragazza che disse no” si inserisce benissimo in Passaggi Festival 2018 che si prefigge di raccontare “Il Paese delle Donne” ed è un libro perfetto per far conoscere una storia tanto importante alle ragazze ed ai ragazzi, di oggi.