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Livia Serrano è presidente dell’associazione Fano per bambini che, in occasione della quarta edizione del festival, organizza il laboratorio “La città felice”
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Può brevemente descrivere le attività che svolgete, il vostro progetto?
L’associazione Fanoperbambini nasce nel 2014 con l’obiettivo di promuovere iniziative ed attività che favoriscano lo sviluppo di una città sempre più “a misura di bambino”, e con l’intento di creare una rete sul territorio in grado di dialogare e portare avanti in sinergia iniziative legate al tema dell’infanzia: per riuscirci, accanto alla partecipazione a numerose manifestazioni, l’associazione cura da due anni il sito www.fanoperbambini.it, il primo ed unico portale nella città di Fano che intende fornire un’istantanea di tutte le realtà che animano e si occupano da vicino del pianeta infanzia sul nostro territorio.
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Cosa proporrà l’ associazione e perché? Quali sono gli obiettivi che intendete perseguire?
Il laboratorio proposto è in linea con lo statuto e gli obiettivi dell’associazione: per poter plasmare una città a misura di bambino, non si può prescindere dal punto di vista dei più piccoli; la proposta laboratoriale “La città felice”, che prende le mosse dal concetto di “città ideale”, tema caro ai pensatori di tutti i i tempi, intende portare alla luce, attraverso il disegno e alcuni interrogativi che vengono posti durante il laboratorio, la creatività e la spontaneità del pensiero del bambino, troppo spesso lasciato sopito o inespresso.
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Cosa ne pensa della nuova edizione di Passaggi Festival, completamente ridisegnata? Non solo verrà dato maggiore spazio alle attività rivolte ai bambini, ma i laboratori saranno distribuiti per tutta la città: dalla spiaggia del Lido alla Piazza, dalla spiaggia di Sassonia alla Memo.
Credo che la nuova dimensione di Passaggi e la sua maggiore estensione nello spazio si sposino perfettamente con la crescita di questo splendido Festival, che negli anni ha permesso alla città di Fano di diventare una straordinaria “vetrina culturale” a livello nazionale: il coinvolgimento dell’intera città all’evento – mi riferisco ai nuovi spazi utilizzati e alle numerose attività proposte nel programma – è il risultato tangibile dell’amore che i cittadini fanesi hanno dimostrato nei confronti del Festival e di una macchina organizzativa in grado di lavorare in perfetta sinergia con le variegate realtà del territorio.
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Per prenotare il laboratorio “La città felice” e dare un’occhiata a tutte le offerte di attività per i piccoli e non solo, ecco il link
Intervista di Sara Gabbianelli