Indice
Fano- Tra i luoghi di Passaggi Festival c’è, uno degli angoli più sorprendenti della città, la chiesa a cielo aperto di San Francesco: l’unica struttura in Italia, insieme all’abbazia di San Galgano, priva di tetto.
“San Francesco -ci tiene a sottolineare il sindaco Massimo Seri- ha una particolarità in più: è nel cuore del centro storico di Fano, mentre l’abbazia senese è in campagna”.
I lavori del complesso architettonico di San Francesco, comprendente anche il convento (quest’ultimo dal 1912 sede della residenza municipale) iniziarono a metà del secolo XIII e la chiesa, consacrata nel 1336, fu tra le più belle della città.
La chiesa di San Francesco e i Malatesta
La chiesa di San Francesco fu scelta dai Malatesta che dominarono Fano fino al 1463, per ospitare le tombe di alcuni membri della famiglia: originariamente collocate all’interno del coro, dalla metà del XVII secolo furono trasferite sotto il loggiato.
Accedendo al sottoportico della chiesa a cielo aperto di San Francesco, sulla sinistra si trova la tomba monumentale di Paola Bianca, prima moglie di Pandolfo III Malatesta, opera dello scultore veneziano Filippo di Domenico. Nel 1460 Sigismondo Pandolfo fece erigere, su disegno attribuito a Leon Battista Alberti, la tomba rinascimentale destinata ad ospitare la salma del padre Pandolfo III.
La chiesa a cielo aperto, Pandolfo III e il Farsetto
Posizionata a destra del sottoportico della chiesa a cielo aperto di San Francesco, su di un alto basamento di pietra arenaria, l’arca di granito rosa e nero ha restituito nel 1995 il corpo mummificato di Pandolfo con indosso il Farsetto: un capo d’abbigliamento particolarmente usuale per i condottieri dell’epoca, indossato sotto l’armatura. Quando il 3 giugno del 1995 è stata aperta la tomba di Pandolfo, il Farsetto è stato ritrovato intatto addosso al corpo mummificato del signore di Fano. L’originale, protetto in una teca di plexiglass, e una copia esposta per i visitatori, si trovano in una delle sale della Pinacoteca del Palazzo Malatestiano.
Sul lato minore della loggia malatestiana della chiesa di San Francesco c’è anche il sarcofago di Bonetto da Castelfranco, fedele medico di Sigismondo, sovrastato da una lastra sepolcrale recante lo stemma malatestiano.
San Francesco oggi tra poesia, libri, letture recitate
Della chiesa di San Francesco oggi rimane il sottoportico con le tombe Malatestiane, mentre la copertura e la sopraelevazione, rimaneggiate nell’ottocento, furono abbattute dopo il violento terremoto del 1930 che ne compromise la solidità. Oggi la chiesa di San Francesco, priva del tetto, appare un luogo inaspettato nel quale Passaggi Festival conferma, per l’edizione 2018, gli incontri di poesia in collaborazione con la rivista Verso Dove e la rassegna Ad Alta Voce, in collaborazione con Rai-Radio 3, e dove propone, novità di quest’anno, la presentazione di alcuni libri di saggistica.