FANO – Mercoledì 13 dicembre, al Teatro della Fortuna, sarà il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo a inaugurare la nuova iniziativa di Passaggi Festival. Dopo l’evento estivo di fine giugno, arriva infatti Passaggi di Natale, il 13 dicembre, alle ore 18, al Teatro della Fortuna (ingresso libero), dove Cazzullo presenterà il suo ultimo libro, edito da Mondadori, “Metti via quel cellulare. Un papà. Due figli. Una rivoluzione”.
Aldo Cazzullo a Passaggi di Natale
“Passaggi di Natale è il nostro modo per fare gli auguri alla città – spiega il direttore di Passaggi Festival, Giovanni Belfiori – e per ringraziare tutti quelli che hanno permesso al festival di ottenere un grande successo, a cominciare dal pubblico, in tanti ci seguono fin dal 2013 e portare a Fano un grande nome del giornalismo italiano, fargli visitare la città e il teatro, è il miglior modo per augurare ‘buon Natale’ alla città che ci ospita.”
Passaggi di Natale è un’iniziativa promossa da Passaggi Cultura, Librerie Coop e da Amici di Passaggi Festival, l’associazione, tra l’altro, farà partire proprio dal 13 dicembre il tesseramento.
La presentazione libraria è organizzata con il patrocinio e il sostegno di Comune di Fano e di Fondazione Teatro della Fortuna, il contributo di Pasticceria Guerrino e Banca Suasa BCC e la media-partnership di Radio Fano e Fano Tv.
L’incontro è a ingresso gratuito e aperto a tutti, ma fino al riempimento della capienza del teatro, quindi si raccomanda di arrivare in tempo.
Chi è Aldo Cazzullo
Aldo Cazzullo, quindici anni a La Stampa ed altrettanti al Corriere della Sera dove è inviato, editorialista e dal 10 gennaio scorso curatore della pagina delle Lettere, è anche scrittore prolifico con all’attivo venti titoli pubblicati negli ultimi diciassette anni e volto noto in tv, dove è spesso invitato quale commentatore. È un attento osservatore delle trasformazioni della società italiana che spesso indaga tornando alle radici storiche, sociologiche e culturali dei cambiamenti recenti. E dopo “La guerra dei nostri nonni” del 2014, “Possa il mio sangue servire”, del 2015 sulla Resistenza e “Le donne erediteranno la terra” del 2016, Cazzullo si rivolge alle nuove generazioni occupandosi dell’oggetto ‘rivoluzionario’ per antonomasia dei nostri tempi: lo smartphone. Per farlo chiama con sé i due figli, Rossana e Francesco, ‘nativi digitali’ che faranno da contraltare opportuno, indispensabile ed anche sorprendente per vedere e considerare correttamente il fenomeno in prospettiva.