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Pierluigi Battista salirà sul palco centrale del Festival, in piazza XX settembre, giovedì 23 giugno alle ore 22:15 assieme allo scrittore e opinionista Giampiero Mughini e alla giornalista Alessandra Longo per presentare il suo libro Mio padre era fascista.
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Pierluigi Battista, giornalista ed ex-vicedirettore del Corriere della Sera, dedica un libro al padre scomparso, Vittorio Battista, avvocato e forte sostenitore dell’Italia fascista. Un “traditore”, Pierluigi, che da giovane si avvicina alla sinistra più estrema, provando profonda vergogna per il pensiero politico del padre. Mio padre era fascista (Mondadori) nasce dal ritrovamento di un diario, che permette a Pierluigi Battista di scavare nella profonda sofferenza di un padre integro e al contempo perso, vinto e sconfitto nell’animo. Una storia colma d’affetto e incomprensioni, di differenze e similitudini, il racconto di due modi paralleli di vivere la ribellione, sempre la stessa. Un lavoro che funge da collante. A distanza di anni, il figlio riesce a comprendere il padre fascista: «Per scoprire, alla fine, che gli esseri umani non sono monoliti, figure unidimensionali sulle quali incollare un’etichetta semplificatrice, ma persone vitali e vitalmente piene di contraddizioni. E per capire che i concetti più cari a noi italiani, la “parte giusta” e la “parte sbagliata”, sono molto più friabili e complicati di quanto ci piacerebbe immaginare».
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L’ospite
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Pierluigi Battista nasce a Roma il 3 luglio del 1955. Laureato in Lettere Moderne nel 1978 all’Università La Sapienza di Roma, inizia la sua attività giornalistica nei mensili MondOperaio e «Pagina» per poi venire assunto come redattore presso la sede romana della Laterza. Durante gli anni collabora con numerosi giornali e dal 2005 al 2009 è vicedirettore dal Corriere della Sera. Mio padre era fascista è il suo ultimo libro.
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Il libro
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Pierluigi Battista, Mio padre era fascista.
Mondadori; gennaio 2016 (collana Strade blu).
168 pagine; 17, 50 euro.
Articolo di Carolina Vittoria Maria Rondina