Giovedì 27 giugno Matteo B. Bianchi ha presentato il suo libro “Yoko Ono, Dichiarazioni d’amore per una donna circondata d’odio”, incentrato sulla figura di una donna famosa per essersi sposata con John Lennon, cantante dei Beatles. L’incontro, guidato dalla conduttrice radio – TV Daniela Collu, si è tenuto al Pincio. Hanno concluso I Camillas con il loro intervento musicale, volto a omaggiare Yoko Ono.
Una vita singolare
Matteo B. Bianchi inizia subito a parlarci di Yoko Ono, una delle donne giapponesi più famose. Questo personaggio suscita un odio unanime e inspiegabile. Quello che risulta interessante per lo scrittore è il fatto che la gente la odia senza saperne il motivo. Si sa solo che Yoko Ono è la responsabile dello scioglimento dei Beatles, la band di fama mondiale. Questo però non è vero e sono gli stessi Beatles a confermarlo. Si divisero a causa di questioni economiche e disaccordi. La vita di Yoko Ono fu a dir poco straordinaria. Nacque miliardaria, in una delle famiglie più potenti del Giappone. Dopo il trasferimento del padre in tempo di guerra, andò a vivere in campagna con la madre e i fratelli. Qui visse in povertà assoluta, arrivando a soffrire una fame inestinguibile. Quando la guerra si concluse, la famiglia si ritrovò e Yoko Ono si iscrisse all’università di filosofia. Era una donna molto intelligente. In seguito si trasferì in America, dove iniziò a produrre musica e arte d’avanguardia. I genitori, ritenendo che questo fosse un mestiere squalificante, le tolsero l’eredità. Ricominciò dunque a vivere nella povertà, ma questa volta per sua scelta. La sua musica è molto particolare e le sue opere erano destinate ad un pubblico molto ridotto. Conoscendo però la sua storia paradossale, assurda e irreale, tutto ciò diventa più comprensibile.
Il rapporto con John Lennon
Mentre Yoko Ono stava allestendo una sua mostra a Londra, si presentò John Lennon. Lei ancora non sapeva chi fosse. Per i due anni seguenti si scrissero e si telefonarono. Quando si incontrarono per la seconda volta crearono subito un disco insieme. Dopo il loro fidanzamento l’arte di Yoko Ono venne improvvisamente conosciuta da un pubblico vastissimo. Si trattava di un’arte complicatissima, non comprensibile da un pubblico medio. Lui era affascinato dalla sua personalità e dal suo intelletto e la considerava un idolo, cosa che la gente non riusciva ad accettare. Lei era anche la sua coscienza politica: era femminista e si batteva contro il razzismo e l’omofobia. Gli fece capire che la sua fama poteva essere uno strumento potentissimo per lanciare messaggi positivi. Così, alla prima notte di nozze invitarono tutta la stampa. Si fecero trovare in pigiama circondati da cartelli che incitavano alla pace. Tutti pensavano che fossero pazzi e che lei l’avesse plagiato. Dai due nacque un figlio e uscì un disco sulla loro felicità famigliare. Su di lei c’era una forma di razzismo molto forte. La gente se la prendeva con lei assecondando i pregiudizi. Era giapponese, non era bella secondo i canoni dell’epoca, non aveva problemi a farsi vedere nuda. Tutte le sue produzioni erano mal viste dalla critica. Nonostante i suoi messaggi cadessero nel vuoto, lei procedeva imperterrita. Solo oggi si riconoscono la validità e la modernità di quei dischi.
Dopo la morte di Lennon
Yoko Ono divenne vedova sotto i riflettori. Il marito era stato ucciso davanti ai suoi occhi. Per la prima volta ricevette lettere di solidarietà e di simpatia. Invitò alla preghiera e mostrò un contegno che fu molto apprezzato. Uscì poi il suo nuovo disco. Sulla copertina c’è una foto degli occhiali insanguinati del marito. Il suo intento era quello di raccontare la sua realtà in quel momento e di restare coerente con sé stessa e con la sua arte. Tale gesto apparve incomprensibile e Yoko Ono ritornò ad essere criticata. A fine incontro I Camillas hanno proposto una personale interpretazione della sua musica, suonando e cantando in suo onore.